Guida completa a Scarabeo e Scrabble: differenze, varianti e giochi di parole simili

Scrabble e la sua variante italiana Scarabeo è uno dei grandi classici del gioco da tavolo, un appassionante gioco di parole che ha preso ispirazione dal cruciverba e ha dato vita numerosi giochi simili.
Con questa guida andremo ad approfondire come si gioca a Scrabble e a Scarabeo, quali sono le differenze tra questi due giochi, quali varianti possiamo trovare in commercio e quali altri titoli dovresti provare se ti piacciono i giochi di parole. Iniziamo!

Scrabble e Scarabeo

Scrabble

Nato nel 1938 e commercializzato nel 1949, Scrabble è ad oggi uno dei giochi da tavolo più popolari al mondo, con una fama cementificata da diverse versioni alternative e infiniti tentativi di imitazione. Nella scatola base di Scrabble si trovano: il tabellone 15×15, quattro “porta lettere” (un leggio dove appoggiare le tessere lettera mentre si valuta la parola da comporre), un sacchetto e 120 tessere parola.

Come si gioca a Scrabble?

Imparare a giocare a Scrabble è molto semplice. Da due a quattro giocatori (nei tornei la sfida è sempre tra solo due giocatori – ad accezione delle sfide a squadre) devono formare delle parole e collocarle sulla griglia 15×15 del tabellone.

Ogni giocatore pesca dal sacchetto 7 tessere lettera (indistinguibili al tatto) e ne usa la quantità desiderata – partendo da almeno 2 – per comporre una parola sul tabellone. Ogni tessera-lettera ha un proprio punteggio dato dalla sua frequenza nella lingua in cui si sta giocando.
La prima parola dovrà essere composta da almeno due lettere e dovrà coprire la casella posta al centro del tabellone.
Le successive devono essere legate a quelle già presenti tramite un “incrocio” (ovvero la nuova parola incrocia perpendicolarmente una parola già presente sul tabellone, sfruttandone una o più lettere), un“prolungamento” (ovvero la nuova parola si forma allungando una parola già presente) o uno “striscio” (ovvero la nuova parola si appoggia ad una già esistente e forma nuove parole in tutti i punti di contatto)
Perché una mossa sia valida, tutte le parole create dalla mossa devono essere ammissibili. Ovviamente non è possibile giocare una tessera dove ne è già stata giocata una.

Il punteggio di ogni mossa si calcola sommando il valore delle singole lettere, applicando i moltiplicatori (valore doppio o triplo) attivati dalle caselle speciali. Dopodiché si possono applicare i moltiplicatori al valore dell’intera parola dati dalle altre caselle speciali (anche qui valore raddoppiato o triplicato). I jolly avranno il valore della parola che vanno a sostituire e creando una parola sfruttando tutte le 7 lettere a disposizione si otterrà un bonus ulteriore di 50 punti.

Questo è tutto quello che vi serve per iniziare a giocare a Scrabble e per valutare le differenze con Scarabeo.

Scrabble Scatola

Scarabeo

Scarabeo esce nel 1958 supervisionato dal giornalista Aldo Pasetti. Si tratta della variante italiana di Scrabble che preferisce utilizzare una sorta di adattamento fonetico del titolo piuttosto che una vera e propria traduzione (che sarebbe “scarabocchiare”).

Il concetto di gioco è lo stesso – formare parole con delle tessere lettera su un tabellone a caselle – ma ci sono delle importanti differenti che fanno si che Scarabeo e Scrabble siano due giochi differenti (come, tra l’altro, decretato nel 1961 dalla Corte d’Appello di Milano).

Come si gioca a Scarabeo?

In Scarabeo lo scopo del gioco è ottenere il maggior numero di punti formando – con le apposite tessere lettera – parole complete e sensate, disposte orizzontalmente o verticalmente e leggibili dall’alto verso il basso o da sinistra verso destra sul tabellone di gioco (con una griglia 17×17).
Per farlo, ogni giocatore ha a disposizione due minuti a mano, al termine dei quali dovrà passare il turno al giocatore successivo senza totalizzare punti.
Ogni lettera ha un suo punteggio che può venire moltiplicato dalle caselle speciali (per 2 o per 3 il valore della lettera o della parola, a seconda della casella) e le parole possono venire “intersecate” come nei cruciverba per creare nuove parole.

In Scarabeo esistono 4 tessere Jolly:

  • due sono i normali jolly come in Scrabble, possono essere utilizzati al posto di una qualsiasi lettere e ne assumono il valore di punteggio
  • due sono invece le tessere Scarabeo. Queste funzionano come i jolly ma possono essere prelevati da un qualsiasi giocatore sostituendoli con la tessera lettera che lo Scarabeo rappresentava. Chi possiede uno Scarabeo al termine della partita subisce una penalità.

Inoltre, il primo a comporre la parola “Scarabeo” ottiene un bonus di 100 punti.

La partita prosegue fino a quando non sono state esaurite tutte le tessere nel sacchetto e uno dei giocatori non ha terminato le tessere sul suo leggio. A quel punto si confrontano i punteggi e si stabilisce il vincitore.

Scarabeo scatola

Quali sono le differenze tra Scrabble e Scarabeo?

A guardarli e a leggere le descrizioni dei giochi, Scrabble e Scarabeo sembrerebbero quasi lo stesso gioco (al netto di qualche differenza come la presenza dei quattro jolly) ma, in realtà, si tratta di due giochi diversi che partono da una base comune. La giocabilità infatti è completamente differente così come gli obiettivi.

L’elenco completo delle differenze è stato stilato da Diego De Landro, Presidente della F.I.G.S. (Federazione Italiana Gioco Scrabble) ed è stato pubblicato prima in un articolo nella Tana dei Goblin e, successivamente, sulla pagina Facebook della Federazione. Ecco la citazione completa delle differenze:

“Partiamo con le cose semplici: la grafica e la componentistica.

  • Lo Scrabble ha 120 tessere lettera, mentre lo Scarabeo ne ha 130 (anche valori diversi).
  • Il tabellone di Scrabble è composto da 15×15 caselle mentre lo Scarabeo 17×17 (e vedremo perché).
  • Le caselle speciali di Scrabble hanno un codice colorato, mentre lo Scarabeo ha dei simboli.
  • Lo Scrabble ha 2 jolly, mentre lo Scarabeo ne ha 4 di cui 2 con il simbolo dello scarabeo.

Le differenze nelle regole cambiano decisamente l’andamento del gioco:

  • Nello Scrabble le caselle speciali danno il bonus appropriato solo la prima volta che si usa la casella, mentre nello Scarebeo ogni volta che si utilizza quella casella.
  • I jolly dello Scrabble non danno punti, mentre quelli dello Scarabeo danno punti tanti quanti la lettera che sostituiscono.
  • Nello Scrabble si usano 7 tessere, mentre nello Scarabeo 8.
  • Ci sono bonus differenti tra lo Scrabble e Scarabeo dove, ad esempio, c’è l’introduzione del super bonus per la parola SCARABEO che regala davvero molti punti, dando una possibiltà in più a chi è rimasto indietro.
  • In Scrabble è possibile “strisciare” ossia giustrappore parole in sequenza le une dopo le altre, mentre nello Scarabeo è possibile solo incrociarle.

E’ evidente che l’ultima differenza è quella determinante. In effetti, è quella che poi decreta l’aumento di dimensioni del tabellone di Scarabeo la maggior disponibilità di tessere che a sua volta caratterizza la diversità di bonus e la necessità di jolly. Insomma un unico filo conduttore, una differenza che fa la differenza. Non solo nella forma, ma anche nella sostanza. In particolare pensate al finale di partita: nello Scarabeo diventa molto difficile costruire e formare parole che abbiano più di tre lettere, in Scrabble, invece, la possibilità di mettere in fila le parole crea un momento ludico diverso e più organico. Tanto organico da far predisporre delle liste di parole da due e tre lettere da poter utilizzare alla bisogna.”

Ecco quindi spiegate le differenze tra questi due giochi. Di entrambi però esistono anche delle versioni differenti che adesso andremo ad esplorare.

Varianti di Scrabble e Scarabeo

Come per ogni gioco classico, anche di Scrabble nel corso degli anni sono uscite numerose varianti con regole differenti (come Scrabble Party o Scrabble Duplicate o Scrabble Junior) e i temi più disparati (da Star Wars ai Simpsons passando per Lo Hobbit). Il problema è che, la maggior parte di esse, sono uscite solo in edizione inglese o non sono più reperibili in lingua italiana (come Scrabble Junior), ed essendo Scrabble un gioco dove la lingua è centrale, sono impossibili da giocare nelle altre lingue.
In questa sezione ci concentreremo quindi solo sulle varianti attualmente disponibili in italiano, come Scrabble Italia e Scrabble Harry Potter, che vantano anche gameplay simili.

Scrabble Italia

Scrabble Italia è una versione speciale dedicata al nostro Paese che permette di giocare sia con le regoli tradizionali di Scrabble che con quelle modificate apposta per l’occasione.
Quali sono quindi le differenze di Scrabble Italia rispetto allo Scrabble originale? Presto detto:

  • sono presenti le carte “Gioca come mangi”; a inizio partita ogni giocatore ne pescherà una caso che gli garantirà un bonus speciale
  • oltre alle normali caselle bonus, sul tabelloni sono presenti le caselle “Regioni” che, se coperte durante la creazione di una parola permettono di pescare una “Carta Dialetto”
  • le “Carte Dialetto” sono carte giocabili a propria discrezione che consentono di ottenere ulteriori bonus o di “attaccare” i giocatori avversari
  • è ammesso scrivere parole in dialetto (cosa non consentita nello Scrabble tradizionale) e, anzi, questi termini valgono punti bonus

Con l’introduzione delle “Carte Dialetto” e con la possibilità di utilizzare parole dialettali (la cui grafia non è certa e va dibattuta con gli altri partecipanti), Scrabble Italia rappresenta una versione più scanzonata del gioco originale. In particolare le carte introducono un elemento di fortuna casuale non presente nell’originale e che potrebbe infastidire i giocatori più seri ma che, al contempo, favorisce le partite più casual, appianando in parte il vantaggio di chi ha un vocabolario più ricco.
Potrebbe essere quindi una valida alternativa per le partite in famiglia, anche perché è comunque possibile utilizzare questa edizione per giocare allo Scrabble classico ignorando le aggiunte.

Scrabble Harry Potter

La versione di Scrabble dedicata ad Harry Potter ha un regolamento decisamente simile a Scrabble Italia con l’aggiunta del glossario contenente le parole caratteristiche del mondo del maghetto.
In Harry Potter Scrabble troviamo quindi:

  • le Carte Casata ciascuna assegnata casualmente ai giocatori ad inizio partita a cui conferirà un bonus
  • sul tabellone sono presenti delle caselle contrassegnate con l’H di Hogwarts che, se coperte durante la creazione di una parola fanno pescare una “Carta Hogwarts”
  • a loro volta le “Carte Hogwarts” permettono di attivare delle mosse speciali a discrezione dei giocatori
  • infine è presente un “Glossario Harry Potter” contenente i termini caratteristici della serie che possono essere utilizzate assieme al normale dizionario italiano. Le parole di Harry Potter possono essere utilizzate anche in combinazione con le “Carte Hogwarts” per ottenere ulteriori bonus

Come in Scrabble Italia, l’introduzione delle “Carte Hogwarts” aumenta il fattore casual del gioco, in quanto permette anche ai giocatori più inesperti o con un vocabolario meno ricco di ribaltare la situazione e avere possibilità di vittoria. Il glossario potteriano inoltre è una bella aggiunta per i fan del maghetto e l’edizione è graficamente evocativa.
Ciò detto, anche Scrabble Harry Potter permette di giocare all’originale semplicemente ignorando le aggiunte tematizzate.

Passiamo quindi a vedere l’unica variante in commercio di Scarabeo, ovvero Il Mio Primo Scarabeo.

Il Mio Primo Scarabeo

Il Mio Primo Scarabeo è la versione di Scarabeo Junior attualmente in commercio e contiene due differenti plance di gioco e modalità per essere utilizzato con bambini di età differenti.

La prima modalità, pensata per i bambini in età prescolare (ovvero dai 4 anni in su), vede al centro del tavolo una plancia con delle parole prestampate e un percorso segnapunti a fargli da cornice.
Ad ogni turno i giocatori dovranno riconoscere le lettere e posizionarne almeno due sulla plancia per muovere il proprio segnalino (una miniatura cartoonesca di uno scarabeo) sul percorso segnapunti. Il primo a completare il percorso vince la partita.

La seconda modalità, pensata invece per i bambini in età scolare, ricorda maggiormente il gioco originale con delle semplificazioni.
Come nello Scarabeo classico, l’obiettivo di questa modalità sarà di comporre parole partendo dalla tessera scarabeo posta al centro del tabellone e via via intersecandole tra di loro. Per venire incontro ai giocatori più giovani, sul portatessere è presente un elenco di parole suggerite da poter usare facilmente durante la partita.

Il Mio Primo Scarabeo è una buona versione per i giocatori in erba, utile anche a fini prettamente didattici.

Giochi da tavolo di creazione di parole simili a Scrabble e Scarabeo

Passiamo quindi ai giochi simili a Scrabble e Scarabeo. Infatti, se vi piacciono questi due titoli esistono molti giochi con alcune caratteristiche simili che potrebbero stuzzicare la vostra curiosità.
Prima di partire ad analizzarli è necessaria una precisazione: esistono molti giochi da tavolo basati sulle parole (uno su tutti è il famoso Nome in Codice) ma per questa lista mi sono soffermato su quelli che, come in Scrabble\Scarabeo, non vi chiedono di pensare\usare direttamente una parola ma bensì di comporla a partire da singole lettere (su tessere o su carte).
Iniziamo!

UpWords

La prima naturale variante di Scrabble o Scarabeo è UpWords. Uscito originariamente nel 1983 riprende lo stesso gameplay di Scrabble – con i giocatori impegnati a creare parole con delle tessere lettera incrociandole tra loro – con la differenza che qui è possibile sovrapporre delle nuove lettere letteralmente sopra quelle di una parola già creata e disposta sul tabellone.
Anche in UpWords abbiamo un leggio per giocatore, un sacchetto da cui estrarre 7 tessere lettera a caso e il tabellone (qui più piccolo, 10×10) su cui iniziare creare le proprie parole partendo dal centro. Quello che cambia è il modo di totalizzare i punti:

  • tutte le parole composte da un solo livello valgono 2 punti per ogni lettera i cui si compone la parola
  • le parole create andando a sovrapporsi a parole già presenti sul tavolo valgono invece 1 punto per ogni tessera, comprese tutte le tessere che sono state “coperte” per creare la nuova parola
  • è possibile creare anche due nuove parole andando a sovrapporre la lettera con cui si incrociano due termini già presenti sul tabellone; in questo caso si vanno a contare le tessere di entrambe le parole

La partita termina quando un giocatore ha terminato tutte le sue tessere e non ce ne sono altre da pescare oppure quando tutti i giocatori passano per due volte di seguito. In quest’ultimo caso si perdono 5 punti per ogni tessera lettera in proprio possesso al termine della partita.

Questo è tutto quello che serve sapere per giocare una partita ad UpWords. Si tratta di un titolo veloce da giocare e più semplice da padroneggiare rispetto a Scrabble perché la possibilità di impilare le parole consente anche a chi ha un dizionario più “limitato” di trovare fonti di ispirazione per creare facilmente parole. È quindi un po’ meno strategico e “profondo” rispetto al fratello più famoso ma mantiene il feel di “cruciverba versione gioco da tavolo”.
Potrebbe essere quindi una buona scelta se volete un gioco “in stile” Scarabeo ma più facile e veloce da giocare in famiglia.

Bananagrams (serie)

Arrivando ai titoli più recenti, uno dei giochi più accomunabili a Scarabeo\Scrabble è senza dubbio Bananagrams.
Uscito per la prima volta nel 2006 e contenuto in un’accattivante astuccio portatile a forma di banana, si è rivelato un grande successo negli Stati Uniti dove ha dato vito ad una serie con numerose espansioni e varianti come Party, Duel, WildTiles, Double e My First Bananagrams. In Italia si possono al momento acquistare Bananagrams e Bananagrams Duel. Andiamoli a scoprire:

Bananagrams

Bananagrams è un gioco per 1-8 giocatori dalla durata di circa 10 minuti a partita.
A inizio partita, ad ogni giocatore viene assegnato un pari numero di tessere lettera a faccia in giù (il numero di tessere varia in base al numero di giocatori). Non appena verrà dato il via, ogni giocatore dovrà girare le proprie lettere e iniziare a comporre delle parole interconnesse tra loro, in modo da praticamente formare un cruciverba.
Ogni qual volta un giocatore dovesse aver finito le lettere a propria disposizione, dovrà dire ad alta voce “lettera” obbligando tutti – lui compreso – a pescare una nuova tessera dal centro del tavolo. Nel caso invece un giocatore si trovi con una lettera che non sa o non riesce a combinare con il resto, può chiedere un cambio: in questo modo tornerà la lettera indesiderata nel mucchio e ne pescherà tre nuove in cambio. Dovete però tenere in considerazione che ogni parola è smontabile per ricombinare le lettere.
La partita a Bananagrams continua fino a quando, al centro del tavolo, non è presente un numero di tessere inferiore al numero di giocatori al tavolo; a questo punto, il primo a terminare le proprie lettere deve dire “banana” e, se non avrà commesso errori, sarà dichiarato il vincitore.

Bananagrams Duel

Bananagrams Duel è la versione per due giocatori che sostituisce le tessere lettera con 24 dadi. Ad inizio partita i giocatori prendono 12 dadi a testa: i dadi sono differenti tra loro e ogni faccia mostra una lettera differente. Scopo del gioco sarà creare degli schemi di parole crociate ruotando i dadi per creare delle parole di senso compiuto.
Nella modalità base, lo scopo è essere il primo a completare lo schema con tutti i dadi e dichiarare “Banana”. A quel punto si otterrà un punto banana e la sfida proseguirà fino a quando uno dei due otterrà 10 punti.
La modalità avanzata prevede l’utilizzo degli argomenti. Sul retro delle carte banana sono presenti degli argomenti: prima dell’inizio della mano, si girerà la carta più in alto nel mazzo che determinerà l’argomento del turno; quindi almeno una parola del proprio schema dovrà avere a che fare con questo argomento.
Infine, in Bananagrams Duel, sono presenti delle varianti “minori”: una prevede che si tirino i dadi e si possano utilizzare solo le lettere ottenute in questo modo mentre un altra obbliga i giocatori a tirare i dadi ogni volta che vogliono cambiare faccia. Tutte queste sono combinabili con le categorie per avere partite sempre differenti.

Polywords

Altro titolo accomunabile a Scarabeo\Scrabble è Polywords, un gioco da tavolo che in realtà ne contiene cinque! Eh già, perché le cinque differenti modalità che propone partono dalla medesima radice per modificare il gioco radicalmente, a partire dal numero di giocatori.

Partiamo dalla base comune: ogni giocatore ha una sua griglia 8×8 (l’equivalente del tabellone di Scarabeo) su cui può scrivere con un pennarello; l’obiettivo è scrivere le parole più corte possibili perché, a fine partita, sarà ogni casella rimasta vuota a darci un punto vittoria e non gli spazi occupati dalle lettere. Si inizia obbligatoriamente con lo scrivere la prima parola a partire da una delle quattro caselle centrali mentre le parole successive dovranno partire incrociandosi con le parole già scritte. Ogni fase di gioco è scandita da un timer di 45 secondi ed è infine possibile prendere delle penalità (rappresentate dal disegno di una bottiglietta di plastica) che a fine partita ci toglieranno 3 punti.
Da qui in poi, ogni modalità andrà ad aggiungere delle regole che caratterizzeranno la partita:

  • Pesce Specchio – 3-6 giocatori: oltre ai componenti base, qui entrano in gioco un mazzo di carte “categoria” e un mazzo di carte “lettera”. Un giocatore pesca una carta lettera e una carta categoria e quindi tutti dovranno scrivere una parola che inizi con la lettera e si relazioni alla categoria indicate dalle carte. La scrittura avviene in segreto e poi si rivela quanto scritto: tutti i giocatori che hanno scritto la stessa parola possono cancellarla, di fatto aumentando i punti! Rivelate 10 carte da entrambi i mazzi la partita termina e vince chi ha accumulato più punti
  • Pesce Pagliaccio – 3-6 giocatori: in questa modalità si mescolano e carte categoria e se ne mettono 10 coperte in un mazzo. Si prendono le carte “lunghezza”, si mescolano e si mettono scoperte sul tavolo in un numero specifico legato al numero dei giocatori. Si rivela una carta categoria e i giocatori possono prendere una carta lunghezza: per farlo devono dire ad alta voce la parola di quella lunghezza legata alla categoria di turno. L’obiettivo è prendersi per primi le carte con le lunghezze più brevi, obbligando gli altri a prendere le carte di lunghezze superiori (che fanno perdere più punti). Finito il turno, si tornano le carte lunghezza e si pesca una nuova categoria.
  • Pesce Palla – 2-6 giocatori: in questa modalità si utilizzano le carte “lettera”. Ad ogni turno se ne pescano cinque e si rivelano a tutti i giocatori. A questo punto bisogna scrivere delle parole utilizzando almeno una delle lettere disponibili: a fine turno, chi avrà utilizzato più lettere tra quelle rivelate non riceverà penalità mentre chi ne avrà utilizzate di meno avrà 2 punti di penalità e gli altri 1 punto di penalità. La partita dura 8 turni.
  • Manta – 4-6 giocatori: questa è la modalità a squadre, dove ogni squadra deve condividere una sola plancia dove scrivere. Si gioca con le carte “lunghezza” e le carte “categoria”. Vengono rivelate 3 carte “lunghezza” e ad ogni squadra vengono date 3 carte “categoria” segrete. Le squadre devono associare ad ogni lunghezza una categoria, posizionando la carta dal lato degli avversari. Terminata la clessidra, la squadra avversaria rivelerà le combinazioni di lunghezza e categoria con cui si dovranno cimentare e dovranno annunciare una parola per ciascuna categoria che rispetti la lunghezza. In questo, nella squadra ci sarà uno scrittore che dovrà scrivere le parole annunciate sulla plancia rispettando le regole del gioco.
  • Polpo – 2-6 giocatori : in questa modalità giocheremo ad una sorta di Tetris con le parole ad eliminazione. Si introducono le carte “forma” che vanno mescolate e utilizzate per formare 4 mazzi da 2 posti al centro del tavolo. Si rivela la carta “Forma” del mazzetto più a sinistra e gira la clessidra. I giocatori dovranno dichiarare la parola che scriveranno sul tabellone seguendo le regole modificate: in questa modalità infatti le parole vanno scritte seguendo la forma indicata dalla carta rivelata in quel turno e vanno posizionate in modo che almeno una lettera si scritta nella riga più in basso disponibile o che almeno una lettera sia scritta al di sopra di una lettera inserita precedentemente.
    Effettuato il posizionamento, si controlla se è stata riempita una riga. Se si, allora è possibile cancellare immediatamente tutte le lettere presenti in una riga non completa. Al termine di ogni mazzetto di due carte inoltre, tutti i giocatori tirano una linea orizzontale ad eliminare la riga libera più in alto. Ogni giocatore che tirando questa riga taglia una lettera sul suo tabellone verrà eliminato dal gioco. Vince l’ultimo a rimanere in partita.
  • Medusa – 1 giocatore: questa infine è la modalità in solitario che si gioca con tutti e tre i mazzi di carte: forma, categoria e lettera. Ad ogni turno si rivelano tre carte dai rispettivi mazzi e si deve scrivere una parola rispettando almeno 2 richieste su 3 entro il tempo della clessidra. Il giocatore perde immediatamente se non scrive nulla al termine del tempo della clessidra o se, a fine turno, uno dei tre mazzi rimane con 3 carte rivelate (ad ogni richiesta rispettata si deve infatti eliminare la carta corrispondente). Se invece arriverà alla fine del 12° turno avrà vinto la partita e potrà contare i punti.

È probabilmente il mio titolo preferito tra quelli in questa lista, in quanto capovolge la mentalità di Scarabeo mantenendone tutti gli elementi principali e le meccaniche “da cruciverba” ed è estremamente ricco: in un unico pacchetto economico avrete di fatto 6 differenti mini-giochi con cui confrontarvi (e la modalità a là “Tetris” è una vera chicca).
Estremamente consigliato.

Parole in Mente! (2-4 giocatori)

Parole in Mente! è un nuovo gioco dell’editore Ludic, che punta alle partite in famiglia, in particolare con i più piccoli visti anche gli intenti educativi.
Il regolamento è molto agile e il gioco è strutturato per non mettere nessuno in una condizione di svantaggio. A inizio partita si posizionano al centro del tavolo tutte le tessere lettera a faccia in giù in ordine sparso. Le tessere lettera sono di tre diversi colori (blu, verde e rosso, in base alla difficoltà che si può avere ad utilizzarle per comporre parole) e ogni giocatore ne pesca 5 per colore – per arrivare ad un totale di 15 – e le mette scoperte di fronte a sé assieme ad una tessera jolly; a questo punto chi vuole può sostituire una delle sue lettere pescandone un’altra dello stesso colore e si rivela la carta categoria più in alto nel mazzo.
Ogni giocatore dovrà formare una parola appartenente a questa categoria sfruttando le tessere lettera a propria disposizione. Il primo giocatore ad aver creato una parola corretta, conta fino a 15 e poi interrompe il gioco per contare i punti. Per farlo, si sommano i differenti punti associati alle lettere: 1 punto per ogni lettera blu, 2 per ogni lettera verde e 3 per ogni lettera rossa. Si segnano i punti sul proprio segnapunti e si prosegue al prossimo round fino a quando un giocatore non arriva a totalizzare 50 punti.
Parole in Mente! è il gioco più semplice ed economico tra quelli in questa lista quindi può essere l’ideale se volete provare il genere e vedere se fa al caso vostro (visto anche il costo contenuto).

Passiamo ora a tre giochi di carte che condividono il DNA di Scarabeo\Scrabble in quanto si deve sempre andare a formare parole partendo da carte lettera.

Paperback

Paperback è un gioco decisamente ingegnoso perché unisce le meccaniche di costruzione della parola di Scarabeo con il “deck-building, ovvero un meccanismo di gioco dove i giocatori si creano nel corso della partita un mazzo di carte che dovrà essere il più efficace possibile per raggiungere i loro scopi. Vi ho incuriosito? Ecco come si gioca.
In Paperback la partita inizia distribuendo a ciascun giocatore un mazzo contenente le stesse 10 carte: 5 jolly e le lettere T, R, S, L e N). Ognuno mescolerà il suo mazzo e pescherà una mano iniziale di 5 carte.
Dopodiché si vanno a disporre al centro del tavolo una serie di carte lettera acquistabili in ordine crescente di costo, le carte “pubblicazione” (ovvero le carte che daranno i punti a fine gioco) anche queste in ordine di costo e il mazzo comune delle vocali. Questo ha una particolarità: solo la prima lettera sarà utilizzabile ma sotto di essa sarà indicata una soglia da raggiungere per farla propria.

Durante il proprio turno si cercherà di formare la parola migliore che utilizzi più lettere possibili e di maggior valore, sfruttando anche la carta visibile dal mazzo comune delle vocali.
Creata la parola si può:

  • applicare le abilità speciali delle lettere utilizzate
  • sommare il valore delle carte utilizzate per creare la parola per acquistare una nuova carta lettera da quelle disponibili
  • se la parola creata ha una determinata lunghezza si può anche prendere la vocale comune per aggiungerla al nostro mazzo

A fine turno, tutte le carte – usate o meno – comprese quelle acquisite acquisite finiranno nel mazzo degli scarti, che sarà a sua volta rimescolato ogni volta che avremmo esaurito il mazzo di pesca.

La partita termina una volta che tutte le vocali comuni saranno state acquisite o quando due delle quattro pile di carte “pubblicazioni” saranno esaurite.

Già il gioco base è bello ricco ma all’interno della scatola troviamo anche 7 moduli aggiuntivi che andranno a modificare le regole con “Carte Potere”, “Carte Premio”, “Carte Tema”, “Carte Attacco”, una modalità cooperativa ed altro ancora. Un piatto decisamente ricco.

Paperback è uno dei giochi più “avanzati” – in termini di complessità – di questo genere di giochi ma anche uno dei più soddisfacenti: accrescere il proprio mazzo di lettere in maniera strategica per essere efficaci ad ogni turno regala davvero una bella sensazione ed è possibile aumentare o diminuire l’interattività tra i giocatori utilizzando i moduli extra.

Paperback è stato portato in Italia da MS Edizioni nel 2018 ma è attualmente esaurito e potete solo provare a recuperarlo tramite Ebay o mercatini dell’usato.

PazzaParola (1-8 giocatori)

PazzaParola è quello che si ottiene incrociando Scarabeo con un gioco di draft – come 7 Wonders – e aumentando esponenzialmente il numero di giocatori al tavolo.
In PazzaParola sono presenti due mazzi, uno di carte lettera (con i relativi punti, come in Scarabeo) e uno di carte categoria. Ad ogni turno si rivela una carta categoria e si consegna ad ogni giocatore una mano di 8 carte. Ognuno dovrà scegliere una carta – che dovrà mettere davanti a sé – e passare le rimanenti 7 al giocatore alla sua sinistra. Si prosegue fino a quando le carte non saranno esaurite e a quel punto sarà il momento di creare una parola con le lettere scelte: non è necessario usarle tutte (ma ogni carta non utilizzata ci totalizzerà un -1) ed è possibile usare anche lettere che non abbiamo lasciando uno spazio vuoto (ma ovviamente non prenderemo i punti che quella carta avrebbe fruttato).
Completano il quadro alcune carte speciali che permettono di clonare lettere nostre o di un avversario.
Ad ogni turno, il giocatore che avrà totalizzato più punti conquisterà la carta categoria e il primo ad ottenerne tre vincerà la partita.

Giocabile con praticamente chiunque, PazzaParola rappresenta un’ottima alternativa leggera a Scarabeo, in particolare quando si è molti giocatori e si ha poco tempo (una partita dura al massimo mezz’ora).

Dreamember (2-6 giocatori)

In un certo senso Dreamember è come se Scarabeo e Uno avessero avuto un figlio segreto.
All’inizio di una partita a Dreamember ogni giocatore riceverà una mano di 7 carte mentre altre 4 carte vengono poste scoperte sul tavolo.
Le carte sono di tre tipi: “Ricordo” (di colore bianco), “Oblio” (di colore rosso) e “Potere Speciale”. Durante il suo turno un giocatore potrà scegliere se giocare una carta o passare.

Se sceglie di passare, il giocatore sarà costretto a pescare una nuova carta e lasciare il turno al prossimo. Scegliendo invece di giocare una carta starà implicitamente dichiarando di conoscere una parola che contenga tutte le lettere delle carte Ricordo e nessuna delle lettere sulle carte Oblio. La parola non va apertamente detta, in quanto saranno gli altri giocatori a decidere se stiamo sostenendo il vero o stiamo bluffando lanciandoci una sfida. Se stiamo bluffando saremo costretti a pescare due carte mentre se stiamo dicendo la verità sarà lo sfidante a dover pescare due carte.

L’obiettivo del gioco è riuscire a rimanere senza carte dichiarando alla fine una parola valida (questa obbligatoriamente).

A questo set di regole si aggiungono quelle delle carte speciali che possono essere aggiunte a piacimento nel gioco e permettono di eseguire degli effetti come inversioni o salti di turno oppure impostare un tema per le parole dichiarate.

Dreamember è un gioco di carte rapido e veloce, accessibile a tutti e particolarmente consigliato a chi piace il bluff. Da notare che funziona bene sia a due giocatori che nelle configurazioni con più persone.

Tornando ai giochi da tavolo con tabellone, diamo uno sguardo ad un gruppo di giochi della HeidelBÄR Games, pubblicati in Italia da Asmodee, che pur distanziandosi dal modello di Scrabble in maniera molto più marcata rispetto ai titoli visti finora, mostrano dei tratti in comune.

Tags

Se Scarabeo rende si ispira al cruciverba per la sua presentazione su griglia e la necessità di incrociare le varie parole, Tags mi ricorda un altro loro aspetto: la ricerca di una parola data una definizione e un indizio.
Tags si gioca in questo modo: davanti ai giocatori viene posta una griglia dove sull’asse delle righe sono poste delle tessere lettera mentre sull’altro, quello delle colonne, sono presenti dei tag con delle definizioni come “cose che le persone acquistano frequentemente” oppure “professioni” o anche “nomi di ragazzi”. Sulla griglia vengono poste a caso delle biglie colorate, ognuna con un suo valore in punti: bianche 1 punto, viola 2 punti, nere 3 punti.
Ogni giocatore avrà 15 secondi a disposizione per trovare delle parole corrette per l’incrocio delle due assi, ad esempio pronunciando una “professione” che inizi con la lettera “c”. Per ogni parola corretta pronunciata, il giocatore raccoglierà la biglia posta all’incrocio dei due assi e potrà continuare fino allo scadere del timer. Il giocatore che raccoglie l’ultima biglia di una colonna si aggiudica anche il tag delle definizioni di quella colonna, che varrà dei punti aggiuntivi in base alla difficoltà.
Il round continua fino a finire le biglie presenti (o fino a quando nessuno riesce più ad indovinare parole): a questo punto si contano i punti, si resettano i tag e si parte con un nuovo round. La partita termina quando si è fatto un numero di round pari al numero di giocatori.
Tags è facilissimo da spiegare, con una certa dose di strategia e bellissimo da vedere, grazie a materiali di prim’ordine e un look molto pulito. Infine, potete personalizzarlo grazie ad alcune varianti incluse, per giocare a squadre o aumentare la difficoltà.
Decisamente consigliato e se volete provare altro del suo autore, Spartaco Albertarelli, vi consiglio anche Kaleidos di cui abbiamo parlato qui.

Wordsmith (2-4 giocatori)

Wordsmith è il primo gioco della linea “Letter Piece Game”, un sistema che si basa sull’idea di poter costruire qualsiasi lettera dell’alfabeto con solo 4 parti di lettera. Queste “parti di lettera” sono dei pezzetti in plastica colorata traslucida – facilmente distinguibili uno dall’altro – e il modo di combinarle per creare lettere è chiaramente indicato sui lati della scatola, in modo che nessun giocatore possa incappare in errori.

Ma nella pratica, come si gioca a Wordsmith? È molto semplice: a inizio partita, un giocatore tira i quattro dadi presenti per due volte. Le facce del dado indicano le differenti parti di lettera disponibili e ad ogni tiro, i giocatori raccolgono i pezzi indicati fino ad arrivare ad un totale di otto parti lettera, che formeranno la riserva personale iniziale, uguale per tutti.
L’obiettivo, a questo punto, è essere il primo a creare 6 parole con i pezzi a disposizione. Se si ha bisogno di parti aggiuntive si può “tentare la fortuna” tirando il dado per raccogliere il pezzo di lettera indicato dalla faccia ottenuta. Attenzione: le parti in eccesso dovranno essere scartate e si ha spazio solo per 12 scarti; ogni spazio “scarto” non utilizzato varrà 1 punto extra al momento di contare i punti a fine sfida.
Una volta che un giocatore avrà composto una parola, dovrà gridare la parola composta, aspettare obiezioni e, se viene accettata, potrà scriverla sul foglio punteggio. Il primo che arriva a 6 lo dichiara e lascia agli altri giocatori la possibilità di comporre un’ultima parola; per farlo, i giocatori non potranno però aggiungere nuovi pezzi. Questo porrà fine alla sfida attuale: si contano i punti, sommando il numero di lettere di tutte le parole composte (quindi una parola di 4 lettere varrà 4 punti) più tutti i punti derivanti dalle caselle scarto non utilizzate.
Si annotano i punti della sfida e si prosegue fino ad arrivare a terminare tre sfide; si sommano tutti i punti accumulati e chi ne ha di più è il vincitore.

Molto semplice da spiegare ed accessibile a tutti (i pezzi di lettera danno un forte senso di “tattilità” all’esperienza, e la loro “composizione” fisica rende possibile cavarsela anche se non si possiede un proprio vocabolario molto esteso) sono caratteristiche che rendono Wordsmith una valida alternativa moderna a Scarabeo dal buon impatto “estetico” al tavolo.

Decipher (2-4 giocatori)

Decipher è il secondo gioco della linea “Letter Piece Game” dopo WordSmith e, come Scarabeo\Scrabble, funziona molto bene per le partite a due giocatori, nonostante si possa giocare fino in quattro.
Come in WordSmith, anche in Decipher non si gioca con le lettere ma con “pezzi” di lettere, nel tentativo di indovinare una parola. In sostanza è un gioco da tavolo deduttivo che potrebbe interessare anche agli amanti di Wordle.

Le regole sono semplici: a turno un giocatore interpreterà il ruolo dell’Enigmista mentre gli altri saranno i Decifratori.
L’Enigmista dovrà pensare ad una parola da far indovinare (tra le 3 e le 6 lettere, la lunghezza viene concordata prima di iniziare la partita) e prende i pezzi necessari per comporre le lettere. Dopodiché ad ogni turno darà un pezzo di lettera ai Decifratori i quali dovranno tentare una possibile posizione e chiedere all’Enigmista se la posizione è corretta. Se sarà corretta potranno passare al prossimo pezzo, se invece non lo è dovranno incassare un segnalino “No”. Quando avranno accumulato abbastanza indizi potranno provare ad indovinare la parola consumando un segnalino “Tentativo”.
L’Enigmista farà punti per ogni “fallimento” dei Decifratori (quindi per ogni segnalino “No” sul tabellone, per ogni “Segnalino” tentativo incassato etc.) mentre i Decifratori faranno punti mantenendo la loro riserva di segnalini e indovinando la parola.
Quando tutti i giocatori hanno interpretato l’Enigmista una volta, la partita termina e si contano i punti.

Facile da spiegare, veloce da giocare (circa 30 minuti a partita) ed esteticamente appagante, Decipher è un’altra chicca di questa linea di giochi.

Chiudiamo infine con una coppia di party games per chi vuole divertirsi a comporre parole senza però rinunciare alla caciara di una serata con amici.

Olé! Guacamole (2-8 giocatori)

Olé! Guacamole è un party game tanto compatto, veloce e semplice da spiegare quanto caciarone nell’esecuzione.

Le regole sono presto dette: il gioco si compone di un mazzo di carte lettera; il primo giocatore pesca la prima carta, la pone al centro del tavolo e pronuncia una parola che non contiene la lettera estratta. Ora la palla passa al giocatore successivo che deve pescare una nuova carta lettera, porla al centro del tavolo e pronunciare, entro 12 secondi, una parola che non contenga nessuna delle due lettere e si connetta in qualche modo alla parola detta dal giocatore precedente.
Si continua così, aumentando le carte “vietate” fino a quando qualcuno fallisce nell’impresa ed è costretto a prendere tutte le carte sul tavolo prima di dare il via ad un nuovo round.
Si continua fino a quando non si rivela l’ultima carta: se l’ultimo giocatore risponde correttamente potrà dividere equamente le carte sul tavolo tra gli altri giocatori. Vince il giocatore che ha raccolto meno carte.

Oltre al limite di tempo è presente anche un limite di ripetizione: non è infatti possibile utilizzare una parola già usata nella partita (o, a scelta, nella giornata). Sono infine presenti delle carte speciali che permettono di modificare l’ordine di gioco o il numero di parole da pronunciare.

Veloce, semplice e caotico quanto basta, Ole! Guacamole è un buon titolo per gli amanti dei giochi di parole che vogliono coinvolgere spensieratamente anche i loro amici in questo passatempo.

Letter Jam (2-6 giocatori)

Chiudiamo con Letter Jam che rappresenta un po’ una particolarità rispetto ai titoli descritti finora.

Si tratta infatti di un party game collaborativo che dà il massimo in 6 giocatori, dove occorre indovinare una parola senza poter mai vedere le proprie carte lettera. È più complicato da spiegare che da giocare ma una volta afferrato è veramente divertente.

Un partita a Letter Jam si svolge così: ogni giocatore riceve un mazzetto di carte lettera con cui deve formare una parola di 5 lettere. Dopodiché mischia le carte lettera che la compongono e passa il mazzo al giocatore alla sua destra.
Ricevuto dal vicino il proprio mazzo, occorrerà pescare la prima carta e infilarla su un espositore senza mai guardarla: solo i compagni di gioco possono guardare la lettera che avete posto davanti a voi.
A questo punto tutti devono pensare ad una parola “indizio” per farvi capire che lettera avete di fronte. Fatto anche questo si discute per cercare di capire chi ha l’indizio migliore senza mai nominare realmente la parola indizio ma solo facendo intuire o facendo capire quanti giocatori si riuscirebbe ad aiutare.

Ma in che senso aiutare? È presto detto: nel gioco sono inclusi dei gettoni numerati che il suggeritore scelto andrà ad applicare davanti alle singole lettere nell’ordine corretto per formare una parola; in questo modo, i giocatori si possono annotare le lettere e possono dedurre qual’è la loro lettera se davanti a sé vedono un gettone numerato.
Se sono sicuri di aver indovinato la lettera possono riporre a faccia in giù la carta lettera e mettere la successiva sull’espositore; altrimenti possono mantenere la carta attuale per sfruttare un altro turno per indovinarla.
Si continua così fino a quando si sono esaurite le possibilità di dare suggerimenti (cambiano in base al numero di giocatori) o fino a quando tutti i giocatori dichiarano di non aver bisogno di ulteriori suggerimenti.
A questo punto, ognuno cerca di indovinare la parola inizialmente creata dal giocatore che gli ha passato il mazzo, riordinando le carte che dovrebbe aver indovinato. Ognuno rivela la propria parola e si valuta il risultato della squadra.

Come detto all’inizio, Letter Jam può sembrare complesso ma vi assicuro che non lo è (e il manuale fornisce esempi e video tutorial per affrontare una prima partita senza preoccupazioni) e il divertimento è assicurato, soprattutto se lo si gioca nella configurazione a 6 giocatori dove dà il meglio. Ideale per chi vuole sperimentare qualcosa di veramente diverso la Scarabeo\Scrabble pur partendo dalla composizione di parole tramite elementi “lettera”.

Spero che questa guida ti sia stata utile e ti auguro un sacco di divertimento con i giochi in questa lista. Se ti va, ti invito a condividerla sui tuoi social per farla conoscere ad altri a cui potrebbe essere utile e a lasciarmi un commento!


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Da sempre appassionato di videogiochi, giochi da tavolo, fumetti, libri e cinema, ho deciso di aprire un blog dedicato a tutte queste mie manie per condividerle con spiriti affini!


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